giovedì 7 agosto 2008

I "COOPERANTI" DEL MESE D'AGOSTO


Dalle notizie si apprende che il principe Harry, terzo in linea per il trono britannico, è arrivato in Sud Africa (Leshoto) con dei commilitoni del suo reggimento per partecipare alla costruzione di una scuola per i disabili. Si vede spingere una carriola mentre un numero di giovani locali - disoccupati - guardano perplessamente il cooperante d'alto rango che, a quanto pare, è venuto a prendere il loro posto di lavoro.

Molti italiani diventano "cooperanti" durante le ferie d'agosto. Lo scrivente - come un vecchio zio d'Africa - è sovente interpellato da parenti e conoscenti circa la possibilità di sistemare in Kenya qualche "volontario" per il mese d'agosto. In genere si tratta di gente totalmente ignorante delle condizioni locali, le strade, mezzi di trasporto, clima, pericoli di malanni in zone prive d'assistenza medica ecc.

L'anno scorso è venuta fuori una giovane donna, studentessa di giornalismo, e abbonata ad una rivista missionaria. Si diceva volenterosa a "cooperare" sempre nel mese d'agosto con un vecchio missionario sperduto tra i Samburu e i Turkana perennemente in lotta tra loro. Aveva maturato l'idea leggendo la rivista. Immaginiamo il vecchio prete, con tutti i problemi della zona, trovarsi a dover sistemare una giovane donna che non parla le lingue locali, non ha un mezzo di trasporto, non sa di preciso quello che vuole fare, o contribuire alla gente locale. Poi che ne dicono i superiori del religioso, circa la presenza della donna che potrebbe essere interpretata negativamente tra i cristiani e i collaboratori locali? La "cooperante" fu gentilmente consigliata di fare un'offerta alla missione e di andare in posti meno impegnativi per raccogliere materiale giornalistico.

In un caso personale, ero assediato da E mail, e messaggi SMS da parte di un giovane diciottenne, un parente lontano, desideroso di condividere la sua conoscenza di computer, telefonini, internet ed elettronica in generale in una scuola di missione o village politechnic nel mese d'agosto. Chi si sarebbe preso la responsabilità con la famiglia, in caso di un incidente, o che si prenda la malaria o quant'altro (l'HIV?)

La terza dell'annata era una dottoressa con due figli. Diceva di non avere

intenti turistici, ma solo di "cooperare" durante le ferie d'agosto "affiancandosi alla gente bisognosa del posto", mentre il marito presumibilmente andava a "cooperare" altrove. Questa gente da l'impressione che l'Africa sia una specie di parco pubblico, dove si puó entrare, far quel che si vuole e ritornare a casa con una bella storia da raccontare agli amici. Forse hanno visto troppa televisione nei programmi "reality".

Dovrebbero essere informati che come visitatori (turisti) non é permesso intrattenere alcuna "esperienza lavorativa" o di "cooperazione" pagata o volontaria, senza il "permesso di lavoro" stampato sul passaporto.

Chi scrive ha una certa conoscenza dell'ambiente missionario e non solo italiano, dove sovente questi "cooperanti del mese d'agosto" si rivolgono per portare il loro aiuto ai poveracci d'Africa appoggiandosi sulle missioni o sul "vecchio zio d'Africa" Privatamente sono considerati come dei "rompi scatole stagionali" o l'equivalente in lingua gentile.

Quanto sopra non vuole in alcun modo screditare i numerosi "volontari" che lavorano per tutta l'Africa con le diverse organizzazioni di soccorso o di vera cooperazione sotto l'egida degli NGO (ONG) riconosciuti.

<geoferro@africaonline.co.ke>

Nessun commento: