martedì 22 luglio 2008

esterrefatti

DE "SBALLO" GALLICO. (al Tour de France)

 

Le vicende degli sport nazionali hanno una certa importanza all'estero, dove, specialmente nei circoli, ci s'incontra con stranieri da tutte le parti del mondo.

Dopo la debacle calcistica italiana delle ultime settimane, si faceva conto sul ciclismo per qualche soddisfazione sportiva. A queste latitudini il Giro d'Italia non si è visto in TV, invece il Tour è in diretta tutti i giorni ben commentato e ripreso.

S'incominciava bene. All'undicesima tappa Riccardo Riccó, ben quotato dai commentatori é nono in classifica con due vittorie nel sacco. Invece scoppia la bomba del doping caratteristica dei  giri di Francia. Riccó è fermato e portato via dalla polizia, Il suo tour è finito nella vergogna sui campi resi sacri dalle vittorie dei leggendari Bartali e Coppi, forse sconosciuti alle nuove generazioni sportive.

A quei tempi si portavano in borsa gli attrezzi per le riparazioni d'emergenza, ora invece si portano le siringhe.  Alla malora i "droghieri" al seguito delle corse.

Svanita la "gloria" del mondiale, finita con il calcio di club e nazionale nella miseria dei goal non segnati, per un p'ó di gioia sportiva non restava che ripiegare sulla Formula Uno dove, invece di una rivincita sulle McLaren, la Ferrari incappava in un'altra sconfitta al GP di Germania. Niente a che ridire sulle macchine. Il problema è con Raikkonen e Massa (o con la dirigenza ai box) che incominciano a dimostrare di non aver la classe sufficiente per vincere in questa stagione, non ostante la "consulenza tecnica" ai box dell'ex grande campione Schumacher.

Per fortuna che nella medesima domenica Valentino Rossi dominava il Moto GP USA con la moto dal nome strambo di  Fiat-Yamaha battendo il formidabile Stoner sulla Ducati. Bizzarro è  il vedere una "Fiat" a due ruote. Comunque una vittoria su due ruote, invece che quattro della Fiat-Ferrari è come dice il proverbio << mezza pagnotta è meglio che niente pane >>

Purtroppo, dalle avvisaglie di cui sopra, si prevede il rimanente semestre senza gloria per le maglie italiane nei campi internazionali. Nel gran tennis e nelle olimpiadi contiamo poco.

Per noi residenti in Kenya, saltato il calcio, il ciclismo, e i potenti motori, resta tuttavia la gioia di anticipare tante vittorie nelle prossime olimpiadi, con lo sport dei poveri, come praticato dai nostri atleti che per vincere non si affidano a costosissimi motori o a sofisticate "medicine" ma solo alle loro gambe.

Tra i miei vicini di casa si contano due giovani e belle ragazze, una dal nome di Janeth Jepkoskei l'"Eldoret Express"  e l'altra Pamela Jelimo il "Missile di Kapsabet"  allenate e promosse da agenti italiani.

Si raccomanda di tenere la TV aperta nel mese d'agosto.

 

<geoferro@africaonline.co.ke>

 

1 commento:

NiK ha detto...

Ciao Giorgio!

Non sapevo di Eldoret Express e Missile di Kapsabet, grazie della dritta!

Adesso saprò chi tifare oltre che agli italiani... d'accordo che non abbiamo grandi nomi nella atletica leggera (a parte howe che essendo di colore ci farà guadagnare simpatie presso i nostri ospiti Kenioti), ma qualche speranza nelle altre discipline (vedi nuoto, maratona, fioretto, o lo stesso ciclismo) ce l'abbiamo!

Dai in fondo non credo che per le olimpiadi siamo messi così male, speriamo solo di poterle vedere su RAITALIA, piuttosto!