domenica 13 luglio 2008

L'Italia ha il suo Cape Canaveral in Kenya [esterrefatti]?

Lo sapevate che c'è un pezzo di Italia in Kenya?

E' la base spaziale Luigi Broglio (ex San Marco) che si chiama così in onore del professore italiano che negli anni '60 ha voluto creare una base italiana in Kenya. Sembra che il sito sia stato scelto per la sua ubicazione, molto vicina all'equatore, e quindi molto favorevole per il lancio dei satelliti, che è stata effettuata sino a metà degli anni '80 con vettori americani.

Da allora non ci sono stati più lanci (e forse soldi) ma la base continua la sua attività collaborando con le agenzie spaziali americana e cinese, per il cosiddetto "tracking" dei satelliti.

Una descrizione sommaria della base e delle sue attività la si può leggere in rete su:
http://www.scienzaonline.com/astronomia/base-italiana.html oppure su wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/San_Marco_platform

La base qui tra i residenti italiani di Malindi è circondata da un'aura di mistero, anche perché pochissime persone sono state ammesse in passato a visitarla (io ho avuto questa fortuna, ma una visita veloce "guardare e non toccare, e spiegazioni poche") e si racconta che abbiano addirittura i telefoni inseriti nella rete di Roma. Cioè (si dice) che tramite un collegamento satellitare sia possibile telefonare da Roma alla base con una telefonata urbana (e viceversa)... sarà vero o sono le voci che si creano ogni volta che si parla di qualcosa di cui non se ne capisce bene l'utilizzo e lo scopo?

L'unica cosa certa è che dietro i muri altissimi della base sita a 'Ngomeni, a pochi kilometri da Malindi, c'è un pezzo di Italia, pagato con i soldi dei contribuenti italiani, ma a parte questa certezza, il resto è un mistero.

Chissà, magari la famosa colonia di italiani a Malindi prende avvio proprio dall'installazione di questa base negli anni '60.

Ciao!

NiKenya

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